MARINA di LATINA
Una realtà questa gestita sempre con approssimazione. Privata sin dall’inizio di tutte quelle logiche, quelle infrastrutture, quei collegamenti che avrebbero dovuto conferirle autonomia, visibilità e pregio.
Oggi una marina che vivacchia, sempre in maniera non qualificata, per trenta massimo quaranta giorni all’anno.
Una marina povera, della quale nessuno di noi è innamorato.
Un ambiente e un territorio circostante splendido e irripetibile: basti pensare ai laghi, alle dune, al rapporto mare-monti, alla vicinanza a poli quali Roma e Napoli, ad un insieme di Isole Pontine di raro pregio.
E allora cosa fare? Come agire? Quali soluzioni adottare?
Sicuramente non bisogna agire come il medico caritatevole ma intervenire da subito radicalmente: va pensata una nuova marina in sostituzione dell’esistente non più recuperabile. Una marina da amare e mostrare come fiore all’occhiello, capace di vivere dodici mesi l’anno, di creare tante nuove e qualificate professionalità, nuove economie, recuperando nel contempo tutte le preziosità e le bellezze naturali e architettoniche del nostro territorio comunale e provinciale, nel rispetto ambientale più rigoroso degli stessi.

Un sogno: un grande privato, un’imprenditoria locale pronta a supportarlo, una marina che parte da Rio Martino e arriva a lambire l’area dell’ex poligono costituita da :
  • Una prima fascia che parte dal mare e si sviluppa parallela allo stesso per una profondità di 200-250 ml. destinata ad arenile, dune, viabilità pedonale, piste ciclabili, attrezzature balneari, club velici, strutture di controllo e gestione di questa prima fascia;
  • Una seconda fascia che va a collegarsi alle aree del parco, viaggia in parallelo alla prima con una profondità di altri 200-250 ml. completamente destinata a polmone di verde, a servizi ricettivi, ricreativi, sportivi, sanitari con alberghi altamente attrezzati;
  • Una terza fascia, sempre ricca di verde, destinata alle residenze ed ai servizi connessi, con caratteristiche urbane estensive, non stagionali (il clima lo consente..) che potrebbero, se sapientemente pensate, collegare il mare alla città cogliendo un aspetto urbanistico innegabile: lo sviluppo di Latina tende incontrovertibilmente verso il mare e noi dobbiamo saperlo gestire perché rappresenta unitamente all’ambiente una delle vere, valide risorse del futuro!

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